Italia Minore
Durante la prima ondata della pandemia di COVID-19 in Italia, a causa delle misure restrittive del governo e dell’adozione dello smart working per lo svolgimento di molte attività lavorative, si è registrato un fenomeno senza precedenti: le città si sono svuotate e molte persone sono tornate a le loro regioni di origine, spesso meridionali. In questo contesto si è sviluppato un dibattito a vari livelli istituzionali e professionali sulla necessità, in futuro, di valorizzare i numerosi borghi che compongono la provincia italiana, con vantaggi che potrebbero di conseguenza incidere sull’organizzazione delle grandi città. Italia Minore, progetto in corso, indaga le province del sud Italia che sono rimaste marginali rispetto alle politiche di sviluppo economico e sociale attuate dai governi che si sono succeduti, dall’inizio del secolo scorso. L’abbandono e l’emigrazione sono un problema che affligge queste aree del Paese. Sebbene ampi spazi di natura quasi incontaminata suscitino un certo fascino, soprattutto nella parte più interna dell’Appennino centro-meridionale, lasciando percepire una migliore qualità della vita, la “Questione Meridionale” – termine utilizzato per la prima volta nel 1813 – è ancora una ferita aperta.
portfolio special mention call ‘URBANAUTICA INSTITUTE AWARDS 2021‘, 2021
Category: Anthropology and Territories