Adriano Nicoletti: i luoghi e la memoria in un Approdo. di Giuseppe Scaglione
In tempi di recupero del Mito, il tema dell’approdo è un topos artistico e letterario di stringente attualità. Le arti visive e le lettere, che hanno il compito non solo di segnare i tempi ma ancor di più di precorrerli, nella dimensione contemporanea mostrano di essere alla ricerca di una via d’uscita dalle secche del postmoderno, attraversando la società liquida con ipotesi di modelli esistenziali alternativi. Nelle arti visive italiane la riscoperta del senso del Mito (Quadriennale di Roma, 2016: “Altri Tempi, altri Miti”) passa molto spesso attraverso la ricerca di un costrutto sociale identitario, seguendo una linea di esplorazione già iniziata da Pino Pascali e poi ripresa da Jannis Kounellis negli anni Novanta. Adriano Nicoletti, pugliese, è tra gli artisti italiani che oggi si collocano nel solco di questa linea evolutiva, reinterpretandone e rinnovandone i lessemi visivi attraverso immagini fotografiche che esprimono una spiccata personalità creativa.